Il respiro diventa affannoso, sentiamo palpitazioni in petto, la sudorazione aumenta di colpo, entriamo in uno stato sempre più incontrollabile. L’ansia fisiologica per una situazione temuta, del tutto naturale nell’uomo, ma anche negli animali, rappresenta un meccanismo protettivo e cresce al crescere dell’intensità del pericolo dandoci la forza di reagire o affrontando la situazione con uno sforzo fisico che in condizioni normali mai potremmo sostenere o scappando dal pericolo, sempre con una forza moltiplicata.
Fin qui la reazione fisiologica normale: vediamo il fuoco avanzare e ci allontaniamo di corsa o lo affrontiamo procurandoci dell’acqua o un estintore; vediamo nostro figlio in difficoltà nell’acqua e ci tuffiamo e nuotiamo con un’energia decuplicata. Terminato lo sforzo e allontanato il pericolo le reazioni fisiologiche scompaiono.
Quando si prova l’attacco di panico, invece, la reazione fisica è inconcludente o addirittura controproducente; invece di moltiplicare lo sforzo fisico vediamo moltiplicarsi solo i cambiamenti fisiologici e le sensazioni catastrofiche quali il vederci già morti o ridotti ad uno stato di confusione mentale che sentiamo crescere fino ad avere la sensazione di squilibrio totale. Il tutto aggravato dalla paura anticipatoria: avendo già avuto un attacco di panico, viviamo nel terrore che possa ripetersi magari in situazioni del tutto tranquille: uscendo una mattina da casa, sul posto di lavoro, in un incontro tra amici.
E più pensiamo che potrebbe capitarci, più ci capita e più evitiamo situazioni in cui potrebbe capitarci.
Le ripercussioni sulla vita di relazione sono facilmente immaginabili.
Il soggetto con il disturbo da attacchi di panico affiancato dallo psicoterapeuta impara a riconoscere le proprie emozioni e ad indirizzare l’energia vitale “ che non viene vissuta” verso canali espressivi gratificanti quali la creatività, una sana passione, un’attività artistica o sportiva repressa o semplicemente inespressa.
Sotto la guida di uno psicoterapeuta il soggetto imparerà quindi a vivere con pienezza il proprio essere canalizzando l’energia psicofisica globale legata al nostro inconscio verso il piacere di vivere, sottraendola ai fastidiosi, fuorvianti e invalidanti attacchi di panico.
D.ssa Maria Ricciardi